Lo sapevi che tra cane e cavallo si possono creare dei legami eccezionali?
Ebbene si! Anche se molto diversi, hanno una struttura cognitiva tale per cui, tra i due, si creano dei segnali comunicativi ed affiliativi molto singolari.

Studi recenti, portati avanti dall’etologa E. Palagi, riportano che cane e cavallo arrivano addirittura a giocare insieme e che riescano, con una velocità impressionante, a imitare le espressioni facciali l’uno dell’altro (mimica facciale rapida).
Come è possibile che un predatore e una preda riescano a creare dinamiche di gioco? Ma soprattutto come fanno a muoversi in sincronia?
É stata, per l’appunto, l’osservazione di movimenti sincronici a suscitare interesse nei ricercatori. Anche se non è ancora stato spiegato a fondo il motivo che spinga questi animali a giocare, non dimentichiamoci che cani e cavalli fanno parte della stessa classe animale: sono entrambi mammiferi, con una struttura cognitiva molto sviluppata, il che rende la comunicazione possibile ed efficace.
LA RICERCA: è stato richiesto a degli studenti di ricercare su youtube dei video in cui vi erano cani e cavalli che, secondo specifici criteri, sviluppassero delle attività ludiche per più di 30 secondi. In poco più di un anno gli studenti hanno selezionato 20 video. L’obbiettivo prefissato era quello di ritrovare esempi di mimica facciale tra le due specie. Nei video le sessioni di gioco duravano circa 79 secondi e si poté osservare che alcuni comportamenti erano uguali. Un comportamento particolamente interessante che è stato analizzato è stato quello che, in gergo, viene chiamato “relaxed open-mouth display”, un “sorriso” riprodotto da 10 cavalli e 12 cani.


Ma andiamo più a fondo nella questione e consideriamo il fatto che, entrambe le specie addomesticate, riconoscono le espressioni facciali dei loro simili e degli altri animali (umani compresi), fattore e caratteristica che rende questi animali più “sintonizzati alle emozioni altrui rispetto agli animali selvatici”.
La Palagi arriva perciò a dedurre che forse “anche specie molto diverse possono mettere da parte i loro istinti e scegliere di concedersi qualche momento di svago”.
A sostegno di tale ricerca, l’ecologa Barbara Smuts affermò che “tramite un linguaggio comune e sfruttando la migliore dinamica per entrambi (il gioco) tra cane e cavallo si crea e mantiene saldo un legame”.
Altri studi riportano che l’affinità che si crea tra cane e cavallo derivi principalmente da una affinità intellettiva: i cani, infatti, non riescono a creare le stesse dinamiche con altri animali che presentano strutture cognitive meno articolate.
© Elena Cammilletti
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