MODIFICHE NEL COMPORTAMENTO. IL TUO CAVALLO DORME?

A volte per problemi di spazio, nuovi arrivi in struttura o più semplicemente per facilitare la gestione dei nostri cavalli, dobbiamo cambiare le loro abitudini spostandoli di box e/o paddock.

Spostare da un box all’altro un cavallo è per noi una cosa molto semplice e, molte volte, non ha conseguenze evidenti sul suo comportamento, ma ci sono sempre delle eccezioni.

Il cavallo è un animale che necessita di adattarsi all’ambiente in cui vive, di creare legami sociali stabili e abitudini quotidiane. Riconosce i ritmi di scuderia, le persone e i loro movimenti. È un abile osservatore dei dettagli e noterà con estrema sensibilità le più piccole variazioni. Tutto ciò che cambia nell’ambiente e nelle abitudini lo porterà a sviluppare, sia a livello cognitivo che emotivo, nuovi schemi adattivi. Quando un cavallo cambia ambiente o più semplicemente viene spostato da un box all’altro all’interno della stessa scuderia, dovrà abituarsi ed adattarsi al nuovo spazio che presenterà sicuramente delle differenze. Pensiamo anche ai cavalli che viaggiano per fare concorsi: il passaggio da una scuderia all’altra, il cambio di odori, rumori, suoni e abitudini richiederà un grosso sforzo adattivo.

Una delle possibili conseguenze è che il cavallo, a causa di una difficoltà di adattamento al nuovo spazio, mantenga un constante stato di allerta compromettendo così il tempo necessario al riposo. La mancanza di riposo ed un costante stato di ipervigilanza possono influire negativamente sulla performance del nostro cavallo, nonché sul suo comportamento e sul suo stato di salute.

Il cavallo è per natura una preda, il che lo porta necessariamente a mantenere uno stato di allerta persistente qualora si senta in pericolo o percepisca una minaccia. L’ipervigilanza è un meccanismo fisiologico comune a tutti gli animali, uomo compreso, che richiede molta energia e per il quale mente e corpo si preparano ad affrontare una situazione pericolosa. Un cavallo che è in allerta utilizzerà tutti i sensi per analizzare gli stimoli ambientali e sarà pronto alla fuga o al combattimento (fight or fligh).

animal head mane horse

Il riposo (che comprende l’ozio, il sopore e il sonno) rientra tra le necessità fisiologiche del cavallo al pari di alimentarsi, bere, muoversi, socializzare e riprodursi.

Secondo gli studi riportati da J.Bertone i cavalli hanno, come noi esseri umani, una fase di sonno molto leggera (circa 2 ore) nella quale il cavallo resta in piedi mettendo il peso su tre arti e lasciando a riposo uno dei due posteriori, una fase di sonno leggero (circa 3 ore, tipica e facilmente visibile nei puledri) dove si sdraia su un fianco, e una fase di sonno profondo (REM, circa 1 ora) dove il cavallo è completamente sdraiato anche con la testa.

Nella fase REM i muscoli perdono tonicità, si ha un abbassamento del battito cardiaco, degli atti respiratori e il cavallo perde in un certo senso contatto con l’ambiente circostante, non rispondendo agli stimoli proveniente dall’esterno.

I motivi per cui un cavallo non riposa e/o dorme possono essere:

  • Mancato adattamento all’ambiente
  • Isolamento dai suoi simili
  • Formazione di nuove gerarchie/dominanze
  • Cambi ambientali
  • Presenza di nuovi stimoli esterni
  • Dolore fisico
  • Mancanza di comodità
  • Scarsità di risorse

Mancato adattamento all’ambiente

Il cambio repentino e/o necessario di scuderia/box/ paddock, come detto in precedenza, possono essere motivo di ipervigilanza e quindi, di privazione del sonno. Il tempo permetterà al cavallo di abituarsi al nuovo ambiente e di ridurre così lo stato di allerta.

Isolamento dai suoi simili

Il cavallo è un animale da branco, necessità dei suoi compagni per sopravvivere, adattarsi all’ambiente, imparare le regole sociali, alimentarsi, riprodursi, ma anche per riposare! Allo stato brado, ma non solo, i cavalli riposano facendo “a turno”. Ci sono infatti delle sentinelle che rimangono sveglie per avvisare il branco in caso di pericolo, mentre altri riposano e/o dormono. Grazie alla fiducia interposta nei suoi compagni, il cavallo potrà così raggiungere la fase REM, una fase assolutamente necessaria per ricaricare le energie.

Formazione di nuove gerarchie/dominanza

Se introdotto in un nuovo branco, il nostro cavallo dovrà consumare energie per trovare una posizione all’interno di una gerarchia già stabilita. Per fare questo, spesso si privano della fase del sonno per dimostrare al branco di essere in grado di vigilare e di proteggerli da eventuali minacce.

Cambi ambientali

Immaginiamo che tra il nostro partner equino e la campagna vi fosse una struttura (gazebo, box, ecc.) ed improvvisamente questa venga smantellata. Il cavallo verrà così esposto maggiormente alla campagna e, in presenza di animali e/o rumori, intensificherà il suo stato di allerta, cosa che magari prima non faceva.

Presenza di nuovi stimoli esterni

Per facilitare il sonno dei nostri cavalli, è importante che durante la notte la scuderia non resti sempre illuminata ed è necessario limitare il più possibile rumori e suoni. Evitiamo di disturbarlo in continuazione nel box.

Dolore fisico e mancanza di comodità

Un dolore fisico che impedisce al cavallo di sdraiarsi lo priva della fase di sonno profondo, così come spazi troppo stretti, lettiere inesistenti, terreni troppo sassosi. Durante il giorno prestiamo attenzione se il cavallo si sdraia o più semplicemente si rotola. Questo è un dato importante che ci aiuterà a capire se il nostro cavallo si sente a suo agio nell’ambiente dove si trova.

Scarsità di risorse

La mancanza di risorse alimentari porta il cavallo a ridurre le ore di riposo. La necessità di trovare risorse per sopravvivere è più importante. Al contrario delle stagioni invernali, in primavera e in estate, salvo periodi di forte siccità, i terreni risultano essere più rigogliosi e la vegetazione più fitta. Il caldo e la presenza di insetti, porta il cavallo a prediligere il risparmio energetico dedicando più ore al riposo.

© Elena Cammilletti

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